Convegno Uneba al teatro Bibiena

12 Ottobre 2023
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In occasione del convegno “Fragile, custodire con cura. RSA: da sempre ci prendiamo cura delle fragilità degli anziani. Saremo in grado di farlo anche domani?” che si terrà al Teatro Bibiena di Mantova il prossimo 20 ottobre, Adriano Robazzi, presidente di Uneba Mantova, ne traccia il percorso e le aspettative.

“E’ incontrovertibile come l’andamento demografico degli ultimi anni abbia cambiato la gerarchia dei bisogni della popolazione – dice facendo un’analisi politica del sistema -. Regione Lombardia ha cercato di comprenderli i bisogni e di intersecare il sistema sanitario con quello socio sanitario. Per tanti anni, quello lombardo, è stato un modello rispetto al territorio nazionale”.

Facendo un passo indietro Robazzi torna all’inizio degli anni Duemila.

“Rispetto ad allora sono mutate la demografia, l’organizzazione, c’è stato il Covid, – dice -. A fronte di questi cambiamenti reali il nostro mondo però non è cambiato. Rifarsi a una sanità di inizio secolo è un grosso problema per gli utenti e va a paralizzare il sistema sanitario lombardo depauperato. Questo ha generato nel tempo grossi problemi”.

Veniamo ora alle difficoltà quotidiane che incontrano i gestori delle RSA.

“Ci arrivano continue richieste dal territorio – dice – le questioni sono tre: ampliare l’offerta, qualificarla e avere maggiori risorse. A queste domande occorrono risposte certe. In assenza però di un ritorno da parte del legislatore saremo costretti a un aumento delle rette che andrà ad impattare pesantemente sulle famiglie degli ospiti. Questa situazione può essere rappresentata dalla metafora del pagliaio che brucia. Tutti lo sanno ma gli unici con il secchio in mano sono i cittadini che continuano a pagare”.

Che fare? “Il problema è grandissimo, di dimensione regionale e nazionale – continua Robazzi -. Regione Lombardia, da sola, non può dare le risposte. Credo che sia necessario un intervento nazionale per garantire il diritto alla salute. Con questo appuntamento vogliamo rappresentare le nostre preoccupazioni al legislatore, ad ogni livello amministrativo. Ci rivolgiamo anche ai sindacati, oltre che ai politici, vogliamo instaurare un dialogo con i cittadini perché abbiano consapevolezza della situazione e che colpe e eventuali disservizi non vanno imputati solo ai gestori. La prima parte sarà con eminenti tecnici, quindi con rappresentanti politici, in un’ottica globale per la comunità. Credo che tutti possano essere interessati”.

PROGRAMMA

Ore 8:30 Iscrizioni dei partecipanti
Welcome Coffee

Ore 8:50 Saluto Autorità e Apertura dei Lavori

Ore 9:15—11:00
Prof. Antonio Sebastiano
Direttore Osservatorio RSA · LIUC Business School
Prof. Marco Trabucchi
Professore ordinario all’Università di Roma “Tor Vergata”
Avv. Luca Degani
Presidente di Uneba Lombardia

Ore 11:00-12:45
Dott. Virginio Marchesi
Presidente di Uneba Milano
Dott.ssa Rosetta Gagliardo
Dirigente Unità Organizzativa Rete Territoriale Regione Lombardia
Sen. Cristina Cantù
Vice Presidente Commissione Sanità e Lavoro Senato della Repubblica

Ore 12:50 Discussione e Conclusione Lavori

Modera: Fabrizio Binacchi — Giornalista RAI

Riceviamo da Uneba ” Questo evento, che si terrà a Mantova, fa parte di un road map che sta toccando più province lombarde e sta sviluppando una proposta di tematiche da inserire nel prossimo piano sociosanitario regionale .
uneba vuole confrontarsi con la riforma della sanità territoriale ed il ruolo della integrazione sociosanitaria.
Quasi 500 realtà associate tra uneba (oltre 450) ed Aris coprono la prevalente offerta a favore di anziani, disabili, e minori nei servizi integrati e nei servizi psichiatrici. Oltre a tutta la sanità religiosa lombarda (Aris)
Il 70 % dei posti letto in rsa ed anche dei servizi di assistenza domiciliare integrata.
Oggi ci troviamo davanti allo snodo di 4 riforme che debbono dialogare tra loro: Il Pnrr, con i suoi fiananziamenti in conto capitale solo per il settore pubblico (ospedali e cade di comunità in primis);
Il dm 77/23 con la revisione della sanità territoriale e nuove tipologie di servizi che rischiano di sovrapporsi a quelli esistenti con evidente spreco di risorse, si pensi ai quasi 1500 posti letto di cure intermedie presenti in Lombardia sostanzialmente analoghi agli istituendi ospedali di comunità; la legge delega sulla riforma dei servizi per anziani che affronta il tema di 1/4 della popolazione italiana ma al momento non ha alcuna dotazione finanziaria e la riforma del terzo settore che rischia di creare un vulnus di maggiori oneri fiscali alle organizzazioni senza scopo di lucro con l’abrogazione delle onlus.
Su questo proporremo la necessità di una programmazione integrata e non settoriale; anche con l’obbiettivo di far si che si attivino forme di collaborazione tra sociosanitario (rsa) e la medicina di territorio nonché la necessità di partire davvero con l’identificazione e la formazione di nuove figure specializzate sanitarie di supporto alla carenza medico/infermieristica”